Nuova modalità di compilazione delle pratiche telematiche!

A partire dal 05/12/2024 abbiamo introdotto una nuova e innovativa modalità di compilazione delle pratiche telematiche, basata su “fasi di compilazione”, che consentirà di semplificare e migliorare significativamente la user experience.
Per presentare un'istanza telematica dovrai per prima cosa compilare e salvare il modulo principale. Una volta compilato, il portale ti guiderà in tutte le fasi necessarie per completare la presentazione della tua pratica come la compilazione di eventuali moduli secondari e il caricamento di documenti.
Per maggiori dettagli guarda il breve video di presentazione.

Seguire le regole redazionali

La redazione del portale raccoglie, in questa pagina, tutte le regole alle quali sarebbe opportuno attenersi nella redazione delle pagine pubblicate.

Questa pagina è redatta cercando di seguire le regole redazionali da lei stessa dettate!

Approfondimenti

Bando ai refusi!

I refusi e gli errori d'ortografia sono sempre fastidiosi, in particolare in un sito istituzionale.
Danno un'impressione di sciatteria, disordine e di complessiva scarsa accuratezza del lavoro.

Prendetevi il tempo per copiare il vostro testo, incollarlo in MS Word e verificare che non ve ne sia scappato nemmeno uno!

Bando al burocratese!

Usate un linguaggio semplice e comprensibile, Frasi brevi, evitate l'uso di tecnicismi. L'obiettivo del sito è quello di comunicare, non quello di mostrare la propria sapienza!
È possibile trovare materiale interessante sul sito www.pacto.it dal quale è stata tratta la guida alla redazione degli atti amministrativi.

Godetevi questo bellissimo articolo di Italo Calvino!

L'antilingua

Il brigadiere è davanti alla macchina da scrivere. L'interrogato, seduto davanti a lui, risponde alle domande un po' balbettando, ma attento a dire tutto quel che ha da dire nel modo più preciso e senza una parola di troppo:

"Stamattina presto andavo in cantina ad accendere la stufa e ho trovato tutti quei fiaschi di vino dietro la cassa del carbone. Ne ho preso uno per bermelo a cena. Non ne sapevo niente che la bottiglieria di sopra era stata scassinata".

Impassibile, il brigadiere batte veloce sui tasti la sua fedele trascrizione:

"Il sottoscritto essendosi recato nelle prime ore antimeridiane nei locali dello scantinato per eseguire l'avviamento dell'impianto termico, dichiara d'essere casualmente incorso nel rinvenimento di un quantitativo di prodotti vinicoli, situati in posizione retrostante al recipiente adibito al contenimento del combustibile, e di aver effettuato l'asportazione di uno dei detti articoli nell'intento di consumarlo durante il pasto pomeridiano, non essendo a conoscenza dell'avvenuta effrazione dell'esercizio soprastante".

[…]

Ogni giorno, soprattutto da cent'anni a questa parte, per un processo ormai automatico, centinaia di migliaia di nostri concittadini traducono mentalmente con la velocità di macchine elettroniche la lingua italiana in un'antilingua inesistente. Avvocati e funzionari, gabinetti ministeriali e consigli d'amministrazione, redazioni di giornali e di telegiornali scrivono parlano pensano nell'antilingua. Caratteristica principale dell'antilingua è quello che definirei il "terrore semantico", cioè la fuga di fronte a ogni vocabolo che abbia di per se stesso un significato[…].

Nell'antilingua i significati sono costantemente allontanati, relegati in fondo a una prospettiva di vocaboli che di per se stessi non vogliono dire niente o vogliono dire qualcosa di vago e sfuggente […]

Chi parla l'antilingua ha sempre paura di mostrare familiarità e interesse per le cose di cui parla, crede di dover sottintendere: "io parlo di queste cose per caso, ma la mia funzione è ben più in alto delle cose che dico e che faccio, la mia funzione è più in alto di tutto, anche di me stesso".

La motivazione psicologica dell'antilingua è la mancanza d'un vero rapporto con la vita, ossia in fondo l'odio per se stessi.
La lingua invece vive solo d'un rapporto con la vita che diventa comunicazione, d'una pienezza esistenziale che diventa espressione.

Perciò dove trionfa l'antilingua - l'italiano di chi non sa dire "ho fatto" ma deve dire "ho effettuato" - la lingua viene uccisa.

Organizzare il testo

È opportuno che i paragrafi siano giustificati.

L'uso dell'interruzione di riga (shift+invio
mantiene il paragrafo unito e veicola un concetto diverso dall'interruzione di paragrafo (invio).

Evitare l'abuso del testo in grassetto e del testo sottolineato, che devono essere usati per dare evidenza di parti di testo effettivamente significative: un intero paragrafo in grassetto non evidenzia nulla!

In questo paragrafo lo sguardo cade qui!

Maiuscole e minuscole

Bisognerebbe evitare l'abuso dell'uso delle lettere maiuscole. L'uso delle maiuscole non contribuisce a rendere più comprensibili i testi e, a volte, costituisce un errore.

Intere parole scritte in caratteri maiuscoli, nel mondo Internet sono il simbolo di "flaming": il modo di gridare degli utenti del web.

Nel paragrafo seguente trovate un estratto tratto da un buon testo di grammatica (si noti che le citazioni sono da inserire in carattere corsivo).

Godetevi anche il bellissimo racconto breve di Dino Buzzati sull'abuso delle lettere maiuscole!

Maiuscole e minuscole

Delle sigle abbiamo già detto.

Aziende, partiti, enti, istituti: si usa la maiuscola solo per la prima parola:
Banca nazionale dell’agricoltura, Azienda autonoma strade, Partito repubblicano italiano ecc. (da cui le sigle Bna, Aas, Pri, ecc.).

Minuscoli vanno i nomi come via, piazza, palazzo, teatro: piazza Maggiore, palazzo Chigi, teatro San Carlo. Ma attenzione: chiesa resta minuscolo se ci si riferisce all’edificio, la chiesa di San Giovanni, si usa la maiuscola invece se ci si riferisce all’istituzione: la Chiesa copta, la Chiesa cattolica, la Chiesa battista; stesso criterio per ordine che va maiuscolo se ci si riferisce a un organizzazione professionale o cavalleresca: l’Ordine del giornalisti, l’Ordine al merito della Repubblica.

Istituzioni e organi dello Stato: intanto Stato va sempre scritto con la iniziale maiuscola, se non altro per distinguerlo dal participio passato del verbo essere.
Così vanno maiuscoli Senato, Camera dei deputati, Parlamento, Repubblica, Consiglio regionale, provinciale, comunale. Mentre minuscoli sono l’onorevole, il senatore, il presidente, il ministro soprattutto se seguiti dal nome o dalla qualifica. Vanno anche minuscoli: governo, ministero, prefettura, comune, prefetto, sindaco. Per cui si scriverà Repubblica italiana, il presidente della Repubblica, il presidente Ciampi, il ministero della Pubblica istruzione, il Consiglio dei ministri, il Consiglio regionale. A proposito di regione si scriverà «La Regione Toscana ha organizzato un convegno sull’arte», ma «la Toscana
è la regione dove probabilmente sono concentrate più opere d’arte che in ogni altra parte del mondo».

Destra e Sinistra quando si riferiscono a schieramenti politici vanno scritti con la lettera maiuscola, con la minuscola se ci si riferisce alle mani.

Paese va scritto maiuscolo quando ci si riferisce a una nazione, minuscolo se ci si riferisce a un villaggio.

I punti cardinali vogliono la minuscola: nord, sud, nordest (tutto attaccato e senza trattino), ma se si riferisce a una regione specifica si userà la maiuscola:
«Siamo di fronte a uno scontro tra Oriente e Occidente», ma «il sole sorge a oriente e tramonta a occidente»; «Gli industriali del Nordest sono scontenti e criticano la legge sull’immigrazione», ma «soffiava un forte vento da nordest».

I nomi geografici comuni: mare, fiume, monte andranno scritti con la minuscola, a meno che non siano parte del nome, come il Monte Bianco, il Fiume delle Perle. Lo stesso criterio si applica ai nomi di edifici come la Casa Bianca e ai nomi di Stati: Arabia Saudita, Stati Uniti d’America.

I nomi dei giorni della settimana e dei mesi vanno scritti con la minuscola come i nomi dei popoli: francesi, inglesi, ottentotti ecc. ma si può scrivere i Romani e i Greci se ci si riferisce agli antichi e non ai moderni.

Lettere accentate maiuscole e simboli

Questo paragrafo è dedicato a chi vuole fare il copia/incolla...
È Ì Ò Ù À ² ³ ± © ® ª

Punteggiatura
  • Virgola 
    Spazi: prima della virgola non c'è lo spazio, dopo la virgola c'è lo spazio.
    Esempio:
    Harry si stiracchiò, inforcò gli occhiali e scese dal letto.
  • Punto
    Spazi: valgono le stesse regole della virgola.
    Dopo il punto va la lettera maiuscola.
    Esempio:
    Harry si guardò intorno. Non vide anima viva.
  • Due punti
    Spazi: dopo i due punti va lo spazio. _Solo_ se seguite la convenzione francese, lo spazio va anche prima dei due punti. Altrimenti no.
    Esempio:
    Ecco quello che vide: al centro della Sala Grande, dodici abeti...
  • Punto e virgola
    Spazi: valgono le stesse regole dei due punti.
    Dopo il punto e virgola _non_ va la lettera maiuscola.
    Esempio:
    Corse per diversi minuti, ma presto si accorse di essere stanco, dunque si fermò; si accasciò a terra.
  • Puntini di sospensione
    Spazi: Dopo i puntini di sospensione va lo spazio; prima no. Potete anche decidere di omettere lo spazio dopo i puntini di sospensione, purché rispettiate la vostra decisione lungo tutto il testo.
    I puntini di sospensione sono sempre e solo _tre_ (3). Mai di più, e mai di meno.
    Esempio:
    Forse... forse avrebbe fatto bene a far finta di niente... magari poi, un giorno...
  • Punto esclamativo
    Spazi: Prima del punto esclamativo non va lo spazio, dopo sì.
    Il punto esclamativo va sempre battuto singolarmente. Coppie e triplette e sfilze infinite di punti esclamativi non sono ammesse.
    Dopo il punto esclamativo va la lettera maiuscola, eccezion fatta per le esclamazioni che si susseguono, specialmente nei dialoghi.
    Esempio:
    Una sorpresa! Davvero non l'avrebbe mai immaginato.
    Esempio 2:
    Non è possibile! non ci credo! è impossibile!
  • Punto interrogativo
    Spazi: valgono le stesse regole del punto esclamativo.
    Il punto interrogativo va sempre battuto singolarmente. Coppie e triplette e sfilze infinite di punti interrogativi non sono ammesse.
    Per accentuare un punto interrogativo, accetto (come convenzione di Acciofanfiction) un punto esclamativo vicino. '?!' o '!?'.
    Dopo il punto interrogativo va la lettera maiuscola, eccezion fatta per le domande che si susseguono, specialmente nei dialoghi.
    Esempio:
    Che cosa avrebbe fatto dunque? Scappare di certo non poteva.
    Esempio 2:
    Davvero? ma che dici? è proprio così?
  • Parentesi
    Spazi: Per la parentesi di apertura, lo spazio va prima e non dopo. Per la parentesi di chiusura, lo spazio non va prima ma dopo.
    Le parentesi usate nella scrittura sono le parentesi tonde.
    Esempio:
    Un grande albero (o più che altro una carcassa di cartone) era situato al centro della Sala Grande.
  • Virgolette
    Spazi: valgono le stesse regole delle parentesi.
    Le virgolette possono essere doppie " o singole ' (che sono lo stesso segno dell'apostrofo).
    Esempio:
    Aveva appena finito di leggere "La Storia Infinita" di Michael Ende.
  • Apostrofo
    Spazi: per gli apostrofi che congiungono due parole, lo spazio non va né prima né dopo. Per gli apostrofi che troncano una singola parola (es: un po') va lo spazio dopo.
    Esempio:
    L'altra volta se n'era andata un po' prima perché doveva essere a casa presto.
  • Trattino
    Spazi: il trattino, usato negli incisi, vuole uno spazio prima e uno dopo. Il trattino che taglia le parole a metà o che taglia i discorsi vuole solo lo spazio dopo. Il trattino del dialogo vuole solo lo spazio dopo.
    Esempio:
    Hermione non voleva che accadesse quello che stava per accadere - davvero non lo voleva - ma cos'altro avrebbe potuto fare?
    Esempio 2:
    "Io non intendevo dire que-" ma si bloccò.
Citare leggi e decreti

Le leggi e i decreti devono essere citati nella forma "canonica":

  • nome per esteso del tipo di norma
  • data nella forma gg/mm/aaaa
  • virgola
  • n. numero della legge
  • virgola
  • numero dell'articolo nella forma "art. 1"
  • virgola
  • eventuale numero del comma nella forma "com. 1"
  • eventuale descrizione della norma in corsivo.

La forma canonica prevede le seguenti abbreviazioni:

  • art.
  • com.
  • let.
  • num.

Le partizioni sono separate da con una virgola seguita da spazio e le numerazioni bis, ter, quater ecc. sono separate dal riferimento con il segno -

È opportuno inserire un hyperlink alla pagina relativa alla legge citata.

Esempi utili:

Inserire leggi e decreti

Le leggi e i decreti citati devono essere inseriti nella sezione "Normativa di settore" utilizzando la funzione Crea contenuto - Norma.

Per le norme nazionali l'hyperlink al sito www.normattiva.it viene generato automaticamente, una volta inseriti tipo, numero e data del provvedimento.
Per la normativa regionale e comunitaria il link al testo della norma deve essere inserito manualmente nel campo apposito.

Inserire cifre e somme

Per scrivere somme in euro devi rispettare queste indicazioni:

  • riporta sempre i centesimi
  • usa la virgola come separatore decimale
  • usa il punto fermo come separatore per le migliaia
  • inserisci il simbolo dopo la cifra, separato da uno spazio unificatore (&nbsp;) (<maiusc> + <spazio>)
  • non trascrivere la cifra in lettere tra parentesi.

Esempio: 10.000,78 €

Immagini

Una pagina che includa un'immagine rappresentativa del contenuto è più gradevole e leggibile.

Nell'economia della pagina l'immagine non deve occupare troppo spazio e deve inserirsi armonicamente nel testo, che la deve circondare.

Le immagini di copertina devono essere più grandi di 200x200 pixel, quelle più grandi di 300x300 pixel verranno ridimensionate.  

Per inserire un'immagine nel testo è necessario caricarla utilizzando la barra degli strumenti del campo di testo nel quale si sta scrivendo.

Nell'inserire un'immagine si deve porre attenzione a non violare i diritti d'autore. Nel caso si utilizzino immagini recuperate da libri od articoli si raccomanda di citare la fonte.

Un sito dal quale è possibile scaricare immagini da usare per la redazione di pagine è quello di MS Office. Disponendo il Comune di numerose licenze, avete diritto di usare le immagini.

È importante ricordarsi sempre di ridimensionare le immagini prima di usarle nelle pagine!

Inserire nomi di persone, indirizzi e numeri di telefono

Sarebbe da evitare il più possibile l'inserimento di nomi di persone, indirizzi e numeri di telefono all'interno delle pagine. Il rischio che questi cambino è molto elevato, e inseguire i cambiamenti praticamente impossibile.

Quando ci sia necessità di fare riferimento a persone, siano queste interne o esterne al Comune, meglio riferirsi alla loro funzione e inserire un collegamento alla relativa pagina del sito istituzionale.

Analogo ragionamento deve essere fatto per gli Enti.

No: Arch. Massimo Casanova (035.399.618)

Sì: Dirigente Divisione gestione del territorio

No: ALER, via Mazzini, 32/A 24128 Bergamo 

Sì: ALER Bergamo

Paragrafi collassabili

Per organizzare e distribuire al meglio le informazioni all'interno di un testo (soprattutto quando quest'ultimo è corposo) puoi creare i cosiddetti "paragrafi collassabili", cioè delle porzioni di testo che il lettore può aprire o chiudere a piacimento, nel caso in cui voglia o non voglia approfondire determinati sottoargomenti di quella pagina.

Per creare i paragrafi collassabili, devi scrivere il seguente codice all'interno della funzione "Sorgente" che trovi nel menu dell'editor di testo:

<details>
  <summary>Titolo del paragrafo collassabile: clicca qui per maggiori informazioni</summary>
  <p>Testo del paragrafo collassabile: lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat cupidatat non proident, sunt in culpa qui officia deserunt mollit anim id est laborum</p>
</details>

Sigle

La sigla è la sequenza delle lettere iniziali di una serie di nomi, enti, ditte o termini scientifici (es. SLI = Società Linguistica Italiana).

Secondo l'Accademia della Crusca, sulla grafia delle sigle ci sono punti di incertezza sull'uso delle maiuscole (o minuscole) e sull'inserimento del punto tra una lettera e l'altra.

Anche se non esistono regole precise, l'uso quotidiano ha fissato alcuni criteri che abbiamo scelto di seguire per scrivere le sigle:

  • devono essere scritte con tutte le lettere maiuscole
  • non deve essere inserito il punto fermo dopo ciascuna lettera.

Esempio: IBM, BMW, WWF

Elenchi puntati o numerati

Per organizzare e distribuire al meglio le informazioni e per rendere più leggibile il testo, è consigliato utilizzare degli elenchi sintetici, chiari e correttamente allineati.

Per creare un elenco puntato in un'area di testo qualunque, è sufficiente utilizzare gli appositi comandi presenti nella barra degli strumenti: puoi creare elenchi puntati o numerati selezionando la rispettiva funzione.

Per creare un elenco puntato all'interno di un paragrafo degli "Approfondimenti" (come questo che stai leggendo), devi invece scrivere il seguente codice:

<details class="Prose">
<ul>

    <li>Primo punto dell'elenco</li>
    <li>Secondo punto dell'elenco</li>
    <li>E così via...</li>
    <li>Ultimo punto dell'elenco</li>

</ul>
</details>

Ultimo aggiornamento: 16/01/2024 16:00.57